Tutto quello che c'è da sapere circa il parquet per esterni: le essenze legnose, la messa in posa, la manutenzione e la tecnica decking
Il parquet, oggigiorno, è adatto anche per la pavimentazione degli ambienti esterni. Che cosa c'è da sapere? Dalle caratteristiche delle essenze legnose più impiegate, dalla messa in posa, alla manutenzione. Un particolare focus è dedicato alla tecnica di messa in posa decking.
Gli amanti del parquet possono già tirare un respiro di sollievo: nessuna restrizione vale per la pavimentazione in legno. Tutte le porte, tutti i luoghi sono aperti al parquet, poiché esso è diventato più resistente che mai.
Il parquet, che per tanto tempo è stato considerato una pavimentazione adatta per gli ambienti eleganti, raffinati e pregiati, oggigiorno, indossa una nuova veste e si riscopre glamour, moderno, ma al contempo antico e metropolitano, per non parlare del fatto che ambienti come la cucina e il bagno non lo temono più; il parquet vince l'umidità e si adegua, egregiamente, anche a resistere alle intemperie e agli agenti atmosferici e diventa un alleato degli ambienti esterni: la natura si incontra con la natura e tutto acquista un tocco di eleganza, modernità e praticità, che soltanto il parquet riesce a conferire agli ambienti.
Come le costruzioni navali e le tolde, anche il legno del parquet necessita di alcuni trattamenti che gli conferiscono delle precise caratteristiche.
QUALI CARATTERISTICHE DEVE POSSEDERE UN PARQUET PER ESTERNI?
Chiaramente, il parquet che viene impiegato per gli ambienti esterni deve possedere delle caratteristiche ben precise che vanno dal dimensionamento dei listelli, alla particolare struttura del reticolo di posa: questi sono tutti espedienti che servono per rendere il legno, che per propria natura non è adatto agli ambienti umidi o acquosi, un ottimo materiale per la pavimentazione anche di luoghi, finora, impensabili.
(Pavimentazione per esterno realizzata con parquet a quadrotte)
Ad esempio, è necessario che i listoni impiegati per la pavimentazione in esterno, realizzati in legno massiccio, debbano essere dimensionati con uno spessore non inferiore ai 20 mm, con una larghezza di almeno 90 o 100 mm e una lunghezza di almeno 500 o 600 mm.
I bordi devono essere arrotondati e la superficie bisellata, in modo tale che le scanalature in superficie consentano di migliorare l'aderenza delle suole delle scarpe anche in condizione di bagnato.
Un passaggio importantissimo è la levigatura, al fine di rendere perfetto l'allineamento tra i listoni ed evitare qualsiasi tipologia di problema in caso in cui il parquet venga calpestato a piedi nudi, ad esempio, a bordo piscina.
Inoltre, al momento della messa in posa è necessario garantire una certa pendenza alla struttura del reticolo, in modo tale da consentire alle acque piovane di defluire senza alcun problema.
Il parquet per esterni si caratterizza per una robustezza elevata, capace di resistere al calpestio, ad ogni sollecitazione esterna e agli attacchi degli agenti chimico-domestici; inoltre, grazie a trattamenti speciali, il colore e le tonalità non subiscono mutamenti evidenti. La messa in posa e le sostanze impiegate per la realizzazione delle strutture non rilasciano sostanze tossiche o nocive, in questo modo il parquet per esterni si rivela come una delle pavimentazioni più rispettose dell'ambiente naturale.
QUALI SONO LE ESSENZE ADEGUATE PER I PARQUET ESTERNI?
Per realizzare una pavimentazione per esterno è necessario saper conoscere e scegliere le giuste essenze da impiegare. Solitamente, le tipologie maggiormente adottate rientrano tra la famiglia di latifoglie a durame concentrato o anche tra le conifere.
In particolar modo, il mercato offre una vasta gamma che va dall'essenze tropicali più note per la particolare resistenza e durevolezza, come il Teak, l'Ipè, caratterizzato da un'alta impermeabilità naturale, con seducenti ed eleganti sfumature dal bruno-verde ai toni del giallo e del rosso, o ancora a quelle meno conosciute, come Massaranduba; esistono anche essenze più economiche e rustiche, come il Pino, l'Acacia, la Douglasia, chiamata anche abete americano.
Quest'ultima è un tipo di conifera proveniente originariamente dagli USA, caratterizzata da un vivace contrasto di colore tra l'alburno esterno chiaro ed il durame interno dalle tonalità rossicce e marrone, con una venatura molto marcata. È necessario ricorrere ad un trattamento impregnante, o con apposite vernici, al fine di evitare che il legno di si scurisca sotto l'effetto della luce o con l'invecchiamento e si ricopra di una patina grigio-argentea.
(Parquet per esterno realizzato con listoni)
Tra le essenze impiegate per la pavimentazione esterna in parquet, ritroviamo anche il legno massiccio Bangkirai. Esso, di provenienza esotica, è caratterizzato da una lunga durata e durezza, rappresentando quindi la soluzione ideale per conciliare l'economicità e al contempo desiderio di classicità e naturalezza.
Un fattore importante da non sottovalutare è la presenza di tannini e oli essenziali, i quali, preservano, naturalmente, il legno dalla formazione di muffe o dagli attacchi di insetti xilofagi, a questa naturale composizione vanno poi aggiunti gli specifici trattamenti artificiali a cui il pavimento deve essere sottoposto.
La scelta della tipologia di essenza, non dipende solamente dal fattore economico, ma soprattutto dall'impiego che se ne deve fare: il Pino, ad esempio, è più indicato per rivestimenti praticabili con scarpe, il Teak può essere calpestabile anche a piedi nudi, quindi sarà più indicato per la pavimentazione del bordo piscina.
QUALI SONO I FORMATI DEL PARQUET PER ESTERNI?
I pavimenti per esterni sono disponibili in diversi formati e in due particolari tipologie, cioè:
- i listoni o decking, impiegati per ricoprire superfici irregolari, ambienti particolarmente grandi, i bordi delle piscine o i giardini; il mercato, solitamente, presenta liste a spigoli arrotondati con spessore di 20 mm, larghezza di 95 mm e lunghezza di 1200/1800 mm;
- le mattonelle o le quadrotte, le quali vengono assemblate per ricoprire le superfici regolari come i terrazzi, patii, pergole e gazebi, ma sono anche ideali per la pavimentazione dei bordi delle piscine; le quadrotte precomposte sono disponibili nei formati con uno spessore di 40 mm e dimensioni 600 x 600 mm.
COME AVVIENE LA MESSA IN POSA DEL PARQUET PER ESTERNI?
Prima di procedere a qualsiasi tipologie di messa in posa per parquet, è necessario preparare il piano, al fine di eliminare qualsiasi difetto o imprecisione.
Qualora si debba ricoprire una superficie morbida è necessario scavare fino ad una profondità di circa 10 cm per sistemare la struttura di supporto, a seconda se la pavimentazione si desidera più o meno sopraelevata. Per lo scolo dell'acqua, inoltre, è necessario ricavare una pendenza di circa 1 cm o 1 m e pressare il terreno.
Qualora, invece, si procede con la copertura di superfici solide, è necessario creare un telaio perimetrale in legno o in cemento armato, in modo tale da sistemare all'interno le mattonelle o i listoni, senza che essi possano muoversi.
(Terrazza con pavimentazione realizzata in parquet per esterni)
Qualsiasi sia la tecnica impiegata, la pavimentazione con parquet per esterni risulta molto semplice, anche per lavori fai da te, grazie soprattutto agli accessori, facilmente reperibili sul mercato e facili da assemblare, quali le clip di fissaggio o i profili in PVC. In commercio è possibile trovare la griglia brevettata in polietilene, robusta e pesante, adatta a tutti i tipi di fondo, anche su quelli irregolari. È possibile trovare tutto l'occorrente all'interno di qualsiasi negozio di bricolage.
MESSA IN POSA DELLE QUADROTTE
La messa in posa delle quadrotte avviene semplicemente appoggiando queste al suolo, cercando di piantarle al terreno, senza ricorrere ad alcuna tipologia di fissaggio.
Le quadrotte sono costituite da una serie di listelli in materiale idrorepellente che sono, a loro volta, fissati ad una struttura orizzontale inferiore che va in contatto con il terreno sottostante. Le quadrotte, inoltre, vengono posate mediante la tecnica ad incastro, in quanto sono dotate ai lati di una profilatura a doppia femmina.
(Primo piano di quadrotte in legno)
Questo sistema strutturale presenta un duplice vantaggio, poiché, da una parte garantisce una facile e immediata sostituzione di elementi deteriorati, dall'altra, il sistema di giunzione, funge anche da giunto di dilatazione, importante per assecondare i naturali assestamenti del legno massello.
La superficie delle quadrotte è realizzata in legno zigrinato antiscivolo, e grazie ad una buona levigatura possono essere calpestate anche a piedi nudi.
MESSA IN POSA DEL DECKING
Prima di trattare la messa in posa del decking è necessario fare una precisazione. Le doghe del parquet dovranno essere ben lavate, al fine di consentire il rilascio naturale del tannino da parte dello stesso legno, in modo tale che in futuro esso non possa provocare la formazione di macchie.
La posa del decking avviene in due modi: con viti a vista o con clip.
Montaggio con viti a vista
Il montaggio mediante le viti a vista costituisce la tecnica più sicura per ancorare le doghe del parquet alla struttura sottostante, nonostante questa sia da molti criticata per l'estetica poco gradevole.
Qui di seguito viene riportata la procedura esatta per il montaggio di un parquet con tecnica di posa decking, con viti a vista:
- effettuare un preforo e svasare la parte relativa all'installazione delle viti;
- installare le viti con una distanza di circa 2 cm dall'estremità delle doghe, al fine di evitare eventuali screpolature del legno;
- montare la prima fila di doghe in maniera che sia perfettamente dritta;
- procedere con l'assemblaggio delle altre file, assicurandosi di rivolgere la parte convessa verso le doghe precedentemente fissate, in modo tale da determinare la distanza tra le doghe di circa 5 mm, se fosse il caso, aiutarsi con uno scalpello o qualsiasi oggetto adatto a fungere da leva;
- fissare con due viti le doghe all'altezza di tutti i magatelli, cercando di migliorare l'estetica del pavimento che dovrà essere perfettamente dritta, impiegando, se necessario, un filo a battere.
VIDEO - MONTAGGIO DI LISTELLI CON VITI A VISTA (VIDEOGUIDA LEROY MERLIN)
Montaggio con clip
La tecnica di montaggio con le clip non consente di fissare le doghe direttamente ai magatelli e, in questo modo, la pavimentazione rischia di non risultare particolarmente stabile. A causa del possibile rischio di eventuali movimenti, questa tipologia di installazione è consigliata solo quando vengono impiegate essenze caratterizzate da provata stabilità.
A differenza di quanto accade per la manutenzione delle quadrotte, sostituire le doghe, nel montaggio con le clip, risulta molto più difficoltoso.
Qui di seguito viene riportata la procedura esatta per il montaggio di un parquet con tecnica di posa decking, con clip:
- procedere con il montaggio della prima fila di doghe, che deve risultare perfettamente dritta e fissata sul lato esterno con viti a vista;
- all'interno della fresatura dovranno essere inserite le clip, assicurandosi che siano posizionate correttamente;
- avvitare le clip al magatello della struttura sottostante;
- procedere con l'assemblaggio delle successive file, verificando l'esatta distanza tra di esse, in modo da garantire un disegno di fasce parallele;
- completare la pavimentazione fissando l'ultima fila con viti a vista nella parte esterna.
Questo particolare sistema di fissaggio, proprio grazie all'estrema facilità, consente di abbattere i costi di manodopera e di evitare l'impiego di attrezzi.
VIDEO - MONTAGGIO DI LISTELLI CON CLIP
COME AVVIENE LA MANUTENZIONE DEL PARQUET PER ESTERNI?
Una delle tante differenze tra i parquet per esterno e quelli per interno consiste nel fatto che i primi non vengono mai verniciati, ma solo pretrattati, dunque rimangono sempre un po' porosi e ciò costituisce quella particolare caratteristica di antiscivolo naturale.
Dunque, nonostante tutti i parquet per esterno vengano trattati con particolari impregnanti che ne tutelano il legno da eventuali alterazioni, il legno, in quanto materiale vivo e poroso, assorbe qualsiasi sostanza e reagisce alle condizioni climatiche, dunque, sarà soggetto ad un inevitabile deterioramento. Si rivela necessario, dunque, il ricorso ad una manutenzione, almeno una volta all'anno con un buon olio per mobili da esterno, al fine di allungarne la vita e l'estetica. Qualora, invece, si presenti l'esigenza di riportare il parquet all'antico splendore dopo anni di intemperie, sarà necessario utilizzare gli speciali kit di ripristino parquet.
(Prodotti per la manutenzione del parquet per esterni)
Nel caso, dunque, sia necessario eseguire un ripristino del parquet, si dovrà procedere con la levigatura, la pulizia accurata della superficie e poi procedere con il trattamento nutriente di mantenimento, mediante l'impiego di prodotti a spray e a pennello.
Autore
Dott.ssa Sara Tomasello