Pavimenti anni '30: bruni, caldi e geometrici
Le cementine sono una particolare tipologia di pavimento molto in voga negli anni '30. Simili alle graniglie di marmo, le cementine sono veloci da posare e molto economiche, hanno colori bruni e con esse si possono creare molte combinazioni geometriche.
I pavimenti anni '30 sono sicuramente distinguibili fra le altre "tipologie". Anche oggi questi sono molto richiesti, perché particolari e attenti nei dettagli, questi pavimenti rendono ricca ed elegante una stanza ma senza essere eccessivi come alcune tipologie di marmo scuro, ad esempio. Si tratta di pavimenti ricercati, dalle decorazioni geometriche e le tinte sui colori bruni per la maggior parte dei casi.
Questi pavimenti così ricercati e particolari hanno un nome ben preciso, ovvero cementine, anche dette pastine. Le cementine, come dice il nome, nascono col diffondersi del cemento, nella fine del 1800.

(Esempio di cementine, un pavimento anni '30)

Queste hanno di simile alla graniglia la base in cemento, spessa circa un paio di centimetri, ma la differenza sta nella dimensioni delle scaglie, che, con le piastrine, diventano delle vere e proprie mattonelle. Queste possono avere una forma quadrata oppure esagonale, della dimensione di 20x20 cm.. Generalmente le colorazioni delle cementine erano a tinte molto calde o scure, perché venivano utilizzati componenti quali sabbia molto fine e cemento, ma anche ossido di ferro, dai colori naturali, rosso o nero.
Finita la posa, queste venivano trattate con olio di lino, per renderle antimacchia e repellenti all'olio e all'acqua. Non venivano, quindi, né trattate né lucidate, come avveniva con le graniglie. Ecco che sia il procedimento che le materie prime erano molto più semplici. Per la posa delle mattonelle, si sceglievano le composizioni più varie, per creare vari tipi di disegni e geometrie.
Le composizioni di queste geometrie sono anche molto veloci da realizzare e, nella maggior parte delle volte, si tratta della ripetizione di un modulo, di un disegno, lungo tutta la superficie della stanza o anche solamente lungo i bordi della stessa.

(Esempio di cementine, un pavimento anni '30)
La storia di questi pavimenti, infatti, ricalca questa velocità della loro posa. Infatti, negli anni '30, appunto, con l'avvento della rivoluzione industriale, ci furono molte persone che si trasferivano nelle grandi città dalle campagne in cerca di un lavoro. All'epoca, il pavimento più diffuso era la graniglia di marmo ma il principale difetto di questo era appunto il tempo. La graniglia di marmo consiste in un pavimento composto da piccoli frammenti di marmo posati su di un manto di cemento. L'effetto finale è molto simile a quello del mosaico.
In quegli anni, vennero costruiti molti palazzi in maniera intensiva, soprattutto nelle grandi città come Roma, per gli operai ma la posa della graniglia non stava al passo con i trasferimenti degli operai. Quindi, la scelta migliore e più veloce per i pavimenti a quell'epoca è stata appunto per le cementine.
Autore
Chiarina Tagliaferri