Le resine per i rivestimenti: tipologie, caratteristiche e impieghi
Quali sono le resine più impiegate per i rivestimenti di pareti e complementi d'arredo? Quali sono le caratteristiche e gli impieghi? Gli approfondimenti e i consigli per saper scegliere la resina adatta al proprio caso. Le tecniche di manutenzione, di posa e i costi indicativi.
La resina è, oramai, entrata a far parte tra materiali edilizi prediletti. Gli ambienti di tutti gli stili e generi scelgono la resina per pavimentazione e rivestimenti.
L'estetica curata e altamente personalizzabile, nonché la particolare resistenza all'usura, ai graffi e al calpestio, hanno resi questo materiale il più amato degli ultimi decenni.
(Parete realizzata con resina trasparente e inserti floreali)
Un tempo impiegata esclusivamente per la realizzazione di pavimentazioni industriali, negli ultimi anni, la resina conquista anche gli ambienti domestici e residenziali, affermandosi, non solo come materiale per la pavimentazione, ma soprattutto per il rivestimento di pareti e complementi d'arredo. Tutto ciò è merito dell'altissimo livello di personalizzazione e fantasia che la resina permette di creare, per mezzo dell'inserimento di elementi, colorazioni varie, motivi astratti, unici e mai ripetibili.
Le resine per rivestimenti, inoltre, vengono impiegate sia per gli ambienti interni sia per quelli esterni, consentendo, così di creare superfici uniche e continue.
CHE COSA SI INTENDE PER RIVESTIMENTI IN RESINA?
Negli ultimi anni, la resina sta acquisendo un ampio successo, grazie alla sua capacità di riprendere gli stessi aspetti estetici dei materiali più comuni, quali il vetro e il legno, ma al contempo, di aumentarne la resistenza all'usura e rendere le superfici completamente impermeabili.
I rivestimenti in resina sono costituiti da polimeri sintetici termoindurenti e facilmente modellabili.
Proprio grazie a queste peculiari caratteristiche, le resine vengono impiegate per la realizzazione di superfici varie, in particolar modo di rivestimenti di complementi d'arredo o di pareti.
(Elemento decorativo realizzato in resina)
Le resine per rivestimenti possono essere posate su una superficie già esistente, senza per questo provvedere alla rimozione. Nel caso in cui il sottofondo si presentasse particolarmente danneggiato, allora, sarà il caso di provvedere alla sua sistemazione, ricorrendo a impasti appostiti.
QUALI SONO GLI ASPETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE RESINE PER RIVESTIMENTI?
Oltre al pluridecantato valore ed aspetto estetico, i rivestimenti in resina vengono scelti e impiegati per le caratteristiche funzionali che essi riescono a garantire. Essi, infatti, si classificano come i materiali più resistenti e impermeabili, grazie alla loro struttura continua, priva di fughe. Allo stesso modo, la resina per rivestimenti è resistente all'usura, agli agenti chimici, ma al contempo molto duttile.
(Particolare di una parete divisoria realizzata in resina)
Le resine per rivestimenti sono caratterizzate da evidenti vantaggi che riguardano l'estetica, quanto la composizione e la funzionalità. I rivestimenti in resina, infatti, sono realizzati con materiali che garantiscono le seguenti peculiarità:
- l'assenza di sostanze tossiche e nocive;
- l'assenza di odori forti e sgradevoli;
- l'estrema duttilità, la quale consente di rivestire qualsiasi tipologia di superficie;
- l'idrorepellenza;
- l'impiego ammesso sia in ambienti interni, sia in ambienti esterni;
- un elegante e accattivante aspetto estetico;
- una pulizia pratica e veloce, consentita dalla superficie unica, priva di fughe.
Poiché ogni eccezione conferma la regola, anche i rivestimenti in resina comprendono caratteristiche non molto positive.
Primo fra tutti, la sensazione di finzione che si riscontra ammirando un rivestimento in resina: la mancanza di interruzioni durante la posa, garantiscono una superficie perfettamente liscia che ricorda la plastica. Questa estetica, tuttavia, può essere rimediata, con l'abbinamento di elementi decorativi e personalizzabili.
(Parete luminosa realizzata con pannelli inresina trasparente e intelaiatura in legno)
Proprio a causa dell'uniformità dei rivestimenti in resina, quando si deteriora una piccola parte della superficie, si è obbligati a intervenire su tutto il rivestimento, procedendo, dunque, con la posa di un ulteriore strato di resina e ciò può costituire una spesa molto onerosa.
Inoltre, la superficie liscia dei rivestimenti in resina è maggiormente soggetta a graffi e scalfitture, abbastanza evidenti sulle superfici lucide.
(Parete luminosa realizzata con struttura in cemento e pannelli di resina trasparente)
La resina può essere posata su qualsiasi tipologia di supporto, ma dimostra una scarsa aderenza sulle superfici in vetro.
Le superfici in resina sono molto lisce, uniformi e idrorepellenti, inoltre, una volta bagnate, rischiano di diventare molto scivolose e pericolose.
QUALI SONO LE RESINE IMPIEGATE PER I RIVESTIMENTI?
In commercio esistono differenti tipi di resina, impiegate per la realizzazione di rivestimenti, ognuna specifica per un particolare uso. Tra le varie tipologie di resina, le più comuni sono le seguenti:
- resina epossidica;
- resina acrilica;
- resina poliestere.
La scelta della resina più adatta alle proprie esigenze, dipende dalla destinazione d'uso e dalla resa estetiche che si desidera ottenere.
I RIVESTIMENTI IN RESINA EPOSSIDICA
La resina epossidica è un polimero sintetico, dotato di un'altissima viscosità, proprio per tale motivo, per consentire una facile lavorazione, è indispensabile che essa venga diluita con speciali solventi, i quali garantiscono una maggiore impermeabilità delle fibre. La resina epossidica è ottenuta mediante la miscelazione della resina con un particolare componente indurente.
(Porte realizzate con la resina)
I rivestimenti in resina epossidica sono caratterizzati da un alto livello di resistenza all'usura e agli sbalzi termici, da capacità di idrorepellenza molto elevate.
La resina epossidica è reperibile in commercio sottoforma di impasto autolivellante e non autolivellante: mentre con il primo è possibile è possibile procedere automaticamente con la messa in posa, il secondo, invece, necessita di una particolare maestria e manualità.
I RIVESTIMENTI IN RESINA ACRILICA
La resina acrilica è ottenuta mediante la polimerizzazione di molecole acriliche, così da raggiungere prestazioni molto elevate, rispetto alle normali resine impiegate per il rivestimento. La resina acrilica si caratterizza per un alta elasticità, per la resistenza alle fiamme e ai mutamenti climatici, per la traspirabilità.
(Tavolo realizzato in resina acrilica colorata)
La resina acrilica è disponibile in commercio in forma liquida e ciò consente una posa immediata e facilitata, rispetto a quella epossidica: i tempi di attesa per il completamento delle superfici in resina si attesta intorno alle 24/48 ore, contro i 7 giorni della resina epossidica.
I RIVESTIMENTI IN RESINA POLIESTERE
La resina poliestere viene realizzata miscelando un polimero con fibre tessili o di vetro, così da rinforzare la struttura resinosa e renderla particolarmente resistente agli agenti chimici e alla forza meccanica.
Questa particolare tipologia di resina viene impiegata per il rivestimento di numerosi materiali, tra i quali le lamine metalliche, il cemento, il vetroresina, il legno e persino la plastica rigida.
DOVE VENGONO IMPIEGATI I RIVESTIMENTI IN RESINA?
Oggigiorno, i rivestimenti in resina sono richiesti per la copertura e la realizzazione di qualsiasi tipologia di superficie, ma in particolar modo essi vengono impiegati per la realizzazione dei seguenti ambienti:
- la cucina;
- il bagno;
- le scale;
- i rivestimenti in calcestruzzo;
- le piscine;
- altri rivestimenti particolari.
Grazie alle sue eccezionali caratteristiche di igiene e praticità, la resina viene impiegata per rivestire le pareti e i piani della cucina: la superficie completamente compatta e continua, infatti, garantisce una pulizia immediata e non consente l'accumulo di cibo e di sporco.
Negli ambienti umidi come il bagno, la resina è particolarmente indicata proprio per le sue peculiarità idrorepellenti; la resina, in questo caso diventa un materiale idoneo e consigliato per resistere alle infiltrazioni di acqua e alla formazione di muffe.
(Parete di un bagno realizzata con pannelli di resina)
La trasparenza della resina consente di dare quella particolare alternanza di colorazioni e di materiale che risulta particolarmente indicativa per gli ambienti moderni, soprattutto per la realizzazione di scale sospese.
Inoltre, è consentito il rivestimento in resina di manufatti in calcestruzzo e di piscine, grazie all'alta resistenza all'azione degli agenti chimici, agli oli, ai grassi, come anche per la proprietà che rende questo materiale impermeabile e altamente modellabile a qualsiasi forma.
(Parete di una cucina realizzata in resina)
Il grande impatto estetico è consentito anche grazie all'inserimento di elementi all'interno delle resine, oppure nel sottofondo. In questo modo è possibile ottenere fondali di piscine, come anche tavoli e complementi d'arredo molto ricercati e apprezzati per la loro particolarità.
Un ultima precisazione riguarda l'impiego della resina acrilica in cucina. In commercio, infatti, sono disponibili pannelli con i quali poter rivestire le pareti in prossimità del piano di lavoro, del piano di cottura e del lavello, in sostituzione alle ataviche e tradizionali piastrelle in ceramica.
DOVE ACQUISTARE LE RESINE? QUANTO COSTANO LE RESINE?
Data la grande fama delle resine per rivestimento, esse sono facilmente reperibili presso qualsiasi rivenditore specializzato.
Oltre alla vendita al dettagli dei vari componenti, è possibile ricorrere a ditte specializzate per la posa e la realizzazione dei rivestimenti in resina.
(Scale luminose realizzate con la resina)
Il costo delle resine dipende da vari fattori, quali la ditta alla quale ci si rivolge, la tipologia di resina scelta, il rivestimento da realizzare. Generalmente il costo va da 75 a 200€ al mq, se si considera l'intero iter da seguire per la posa delle resine. Quando, invece, si acquista la resina come prodotto singolo, il prezzo varia dagli 11 ai 25€.
COME SI POSANO LE RESINE PER RIVESTIMENTI?
Per posare la resina su una superficie, è indispensabile miscelarla con un catalizzatore di polimerizzazione, il quale consente di rendere l'impasto più denso e modellabile; la quantità e la proporzione dei due componenti variano in base all'impasto desiderato. In qualsiasi caso è necessario leggere attentamente le istruzioni riportate sulla confezione.
(Inserti colorati per un rivestimento in resina)
Prima di procedere alla posa della resina, è indispensabile pretrattare il supporto, rimuovendo l'eventuale pittura, carteggiando la parete con carta vetrata e pulendo da tutti i residui di polvere; a volte è necessario trattare la pareti con un fissativo.
Per posare la resina usare un rullo, colorando e decorando a piacimento, con pigmenti e inserti.
Autore
Dott.ssa Sara Tomasello