Che tipo di pavimento scegliere per l'ufficio?

Una pavimentazione per uffici è molto differente rispetto a quelle per le abitazioni. Quale tipologia è migliore per le nostre esigenze? Che caratteristiche devono avere i differenti materiali? Analisi e consigli per gli acquisti.

Che pavimento scegliere per il vostro ufficio? Si tratta di una scelta che merita sicuramente un momento di attenzione e riflessione, poiché questo tipo di pavimentazione è molto ben diversa rispetto a quella di un'abitazione per una serie di ragioni. Tanto per cominciare il nostro pavimento oltre a dover sopportare il carico specifico di alcuni mobili pesanti come gli archivi, sarà soggetto a una certa sollecitazione giornaliera, dovuta a un maggior traffico di persone, o al continuo sfregamento delle sedie con le rotelle.

La manutenzione ordinaria sarà differente rispetto a quella delle abitazioni, ed è questo un punto importante: il nostro pavimento per ufficio deve essere pulito con facilità, e deve essere sobrio, il che non significa rinunciare comunque all'estetica per avere un minimo di eleganza e di "continuità" con l'arredamento. Attualmente ci sono sul mercato diverse soluzioni che possono soddisfare praticità, comodità ed eleganza per il nostro pavimento da ufficio.

Il parquet

Indubbiamente è una scelta che comporta un certo "rischio", ma può tranquillamente dare risposta a tutti i nostri criteri, estetici e non. Occorre affidarsi alle essenze forti (come il wengè, il dossiè o il rovere, tanto per citarne alcune) unite a un processo di verniciatura più resistente, che riescono a battere il principale nemico del luogo di lavoro: la durabilità nel tempo.  

Anche il bambù risulta essere una buona scelta. Non stiamo parlando di legno in questo caso bensì di una pianta, ma per il suo largo impiego in questi ultimi anni è spesso associato alla famiglia dei parquet. Questo materiale ha dalla sua parte la stabilità, la durezza e un impatto visivo non indifferente.

Si tratta di una scelta

(Manutenzione ordinaria di una pavimentazione in parquet)

Il laminato

Non stiamo parlando del parquet, ma di un pavimento che esteticamente è molto simile. La sua composizione è uno strato di fibre di legno lavorate con un materiale di resina di alta qualità, la cui superficie è formata da una materia plastica su cui viene stampata l'essenza del legno.

Il gres porcellanato

La pavimentazione in gres porcellanato è sicuramente una delle scelte più gettonate. La ceramica in questo caso è un materiale che si adatta perfettamente alle esigenze di un luogo lavorativo, poiché è possibile scegliere tra una vasta gamma di modelli che possono riprodurre tutte le altre tipologie di materiali che esistono. È possibile giungere a realizzare il pavimento perfetto per l'ufficio attraverso le più disparate personalizzazioni. Per aggiungere un tocco di eleganza all'ufficio, si può scegliere la versione in finitura lucida. Inoltre, il gres porcellanato ha il grande vantaggio che può essere pulito con semplicità con uno straccio umido.

Una delle pavimentazioni più gettonate

(Un ufficio con pavimentazione in gres porcellanato)

I pavimenti galleggianti

È la nuova frontiera dei pavimenti per uffici, più comunemente chiamati pavimenti sopraelevati o flottanti. Sono composti da elementi modulari sospesi ad una determinata altezza dal pavimento attraverso una struttura portante di traversi e colonnine. Il pannello è l'elemento sul quale si cammina dalle dimensioni solitamente standard di sessanta per settanta centimetri. Il panello a sua volta è composta da un materiale composito ricoperto da un rivestimento superficiale che "imita" molte tipologie di materiali, dal parquet al gres porcellanato, dal linoleum al PVC, dal laminato al granito.

La struttura portante dei pannelli è composta da piccole colonne in acciaio zincato regolabili in altezza (elementi fondamentali che trasmettono le sollecitazioni al pannello/solaio).

Sono i cosiddetti "open space", cioè quegli uffici con grandi spazi, a richiedere l'utilizzo del privilegiato del pavimento galleggiante, quei locali dove obbligo e flessibilità sono in prima linea di necessità. Il continuo cambiamento di destinazione di questi locali, per motivazioni economiche oppure organizzative, richiede una grande versatilità, il nostro ufficio deve poter velocemente "cambiare pelle", dall'uso alla destinazione e all'arredamento, passando a volte da un estremo all'altro. Ecco che in questi casi tale tipologia galleggiante consente un risparmio di lavori di muratura, oppure della messa in opera di qualsiasi altro tipo di pavimentazione.

Altro aspetto fondamentale è quello della sua ispezionabilità, nel senso che si riesce ad avere un rapido accesso a tutti i cavi che passano sotto il nostro pavimento, con risparmi di risorse, energie e soldi in casi di guasti o danni. Ogni pannello può essere semplicemente tolto (attraverso delle specifiche ventose) e poi rimesso, facilitando in questo modo qualsiasi operazione legata alla manutenzione ordinaria o straordinaria.

La scelta di un pavimento galleggiante è comunque delicata, ed è necessario controllare che all'interno della progettazione e dell'installazione siano state eseguite tutte le norme Uni, riguardanti l'igiene e il rispetto ambientale, l'isolamento acustico, la sicurezza agli incendi, e la resistenza alla stabilità.

Una scelta che si adatta ai locali molto ampi con cambi di uso e destinazione

(Strutture di un pavimento flottante)

Autore

Luigi Boccia